Contesto di gestione dello studio dentistico

Contesto di gestione dello studio dentistico

A causa della stringente pressione fiscale, dell’ipercompetitività, di normative che rendono difficile la gestione della pubblicità sanitaria e della crescente richiesta di innalzamento della qualità dei trattamenti dentistici, nel contesto di gestione si sono create due variabili ardue da invertire:

  • Aumento dei costi connessi alla formazione e all’aggiornamento professionale, in modo da acquisire le tecnologie sempre più all’avanguardia. Vi sono poi anche i costi per l’acquisizione di collaboratori e dipendenti qualificati e quelli per curare l’immagine dello studio dentistico.
  • Diminuzione dei guadagni conseguente alla forte concorrenza di competitor esteri, la quale costringe i dentisti a mantenere delle tariffe contenute, in particolare per le prestazioni e i trattamenti più comuni.

Ai dentisti non risulta più possibile, dunque, ottenere guadagni ingenti con investimenti contenuti: al contrario, sono costretti ad effettuare degli investimenti continui per ritrovarsi con degli esigui margini di guadagno, consapevoli che delle scelte poco oculate possono provocare problemi e difficoltà per lo studio.

Perciò il dentista al giorno d’oggi deve necessariamente possedere delle caratteristiche che coincidono anche con quelle di un imprenditore:

  • Finanza e contabilità;
  • Amministrazione e gestione delle risorse;
  • Management.

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Cos’è il controllo di gestione per il dentista?

Il controllo di gestione nasce come strumento per le realtà aziendali e funge da quadro di controllo per monitorarne, gestirne e pianificarne l’andamento economico.

Essendo lo studio dentistico una realtà aziendale vera e propria, il dentista, che ne è il titolare e imprenditore, ne deve impostare correttamente i processi operativi, al fine di gestire al meglio gli aspetti economici e finanziari e conseguire tutti gli obiettivi pianificati nella fase organizzativa.

Con il controllo di gestione il dentista può gestire correttamente il proprio studio. Per farlo deve monitorare principalmente i seguenti aspetti:

  • La distinzione tra il flusso di cassa e il flusso di guadagno (cash flow e utile d’impresa);
  • Il punto di pareggio dell’attività economica (break even point);
  • Il margine di contribuzione, ovvero la percentuale di utile generata da una prestazione, un pacchetto di trattamenti ecc.

Controllo di gestione per il dentista: come funziona

Il controllo di gestione comprende diversi processi operativi, attraverso i quali è possibile misurare gli indicatori più importanti per il management dello studio dentistico. Tali indicatori, detti anche KPI, Key Performance Indicator, sono dei parametri che permettono di individuare il distacco tra gli obiettivi prestabiliti e i risultati realmente conseguiti.

Se non vi è affatto un distacco, lo studio dentistico procede nel modo auspicato. Al contrario, se il distacco è considerevole, bisogna prontamente intervenire e aggiustare il tiro: in questo senso, il controllo di gestione permette di mettere in atto tutte le azioni correttive possibili, e lo fa rispondendo a 4 interrogativi fondamentali:

  • In che fase dello sviluppo si trova lo studio dentistico?
  • In quale direzione si intende andare?
  • Che percorso è stato intrapreso?
  • Come poter mettere in pratica eventuali azioni correttive?

Controllo di gestione e bilancio

Il controllo di gestione è un concetto che si distingue da quello del bilancio.

Il controllo di gestione è uno strumento utilizzato per la gestione interna e il suo utilizzo non è imposto dalla legge. È un documento preventivo la cui redazione avviene nelle fasi iniziali o intermedie di un’attività, allo scopo di stabilire gli obiettivi e modificarli e riadattarli costantemente.

Il bilancio è uno strumento ad uso esterno e consuntivo, che non permette di modificare la rotta durante l’anno, ma solo di fare un riepilogo ogni 12 mesi allo scopo di analizzare l’andamento economico-finanziario relativamente a quel determinato periodo, ma senza poterne modificare le tendenze.

Il bilancio viene compilato da un commercialista, invece il controllo di gestione è operato direttamente dal dentista titolare dello studio o da chi ne porta avanti la gestione economico-finanziaria.

A cosa serve il controllo di gestione?

Il controllo di gestione viene utilizzato allo scopo di monitorare, ed eventualmente correggere, diverse attività:

  • Costi e ricavi dei servizi offerti dallo studio dentistico;
  • Compensi dei collaboratori e dei dipendenti;
  • La costruzione di un tariffario adeguato all’offerta dei trattamenti dentistici;
  • Eventuale adesione a tariffari terzi come ad esempio le convenzioni;
  • La definizione di una scontistica adeguata alle prestazioni;
  • Il monitoraggio degli sprechi, il quale a sua volta permette una riduzione dei costi;
  • La misurazione del ROI, il ritorno dell’investimento, delle azioni di marketing;
  • Il controllo completo di esposizioni e investimenti.