Gestione del budget di uno studio dentistico: come controllarlo al meglio

gestione budget studio dentistico

Ogni studio dentistico, perché abbia successo, oltre alla pubblicità e alla qualità dei trattamenti offerti deve possedere un aspetto fondamentale: la corretta gestione del proprio budgetMa il budget di uno studio dentistico è dato da una serie di elementi, ovvero costi fissi e variabili, margine di contribuzione, punto di pareggio. Come tenere sempre traccia di tutte queste voci, gestire e controllare al meglio il budget del tuo studio dentistico?

Per gestire adeguatamente i costi del tuo studio è consigliabile innanzitutto utilizzare un gestionale, utile anche per la marketing automation e dei software di gestione, dedicando alla contabilità un certo numero di ore al mese. Inoltre è bene tenere traccia di ogni singola spesa fissa sostenuta, anche aiutandovi con un foglio Excel.

Come abbiamo già precisato, uno studio dentistico deve sostenere determinate spese ogni mese: vediamo meglio quali sono questi costi fissi.

Bilancio di un dentista: i costi fissi di uno studio dentistico

I costi fissi di uno studio dentistico sono spese che sono comuni a tutta la categoria dei dentisti, incidendo in maniera notevole sul loro bilancio. Ecco quali sono questi costi fissi:

  •       Affitto o ammortamento del locale dove è collocato lo studio dentistico
  •       Stipendi e contributi per i dipendenti
  •       Ammortamento dei beni strumentali
  •       Professionisti e consulenti (commercialisti, avvocati, consulente del lavoro, consulenti extra-clinici vari)
  •       Utenze e consumi
  •       Assicurazioni
  •       Manutenzione
  •       Pulizia
  •       Rifiuti speciali
  •       Tasse di importo fisso
  •       Contributi per l’Ordine
  •       Formazione obbligatoria
  •       Formazione professionale volontaria
  •       Cancelleria e stampati
  •       Spese postali
  •       Spese bancarie
  •       Leasing e mutui

 Il razionale dei costi fissi e della loro incidenza è fondamentale nella ricerca di un equilibrio economico dello studio, perché avere un’idea dei costi è indispensabile anche al fine di stabilire il proprio tariffario.

Inoltre, la valutazione dei costi fissi serve anche in ottica del principio che quanto più alta è la somma di questi costi, tanto più sarà difficile raggiungere il pareggio in bilancio.

 I costi fissi dovranno essere stimati ogni anno con un budget di previsione e successivamente confrontati con le spese fisse realmente sostenute, con il cosiddetto budget consuntivo. Tali stime vanno verificate costantemente, quindi compiere questa operazione è fondamentale per migliorare la loro veridicità nel tempo e per essere sempre pronti nel caso il bilancio consuntivo si allontanasse troppo da quello preventivo. 

Redditività di uno studio dentistico: come funziona

gestione budget studio dentistico

Comparando le varie forme in cui è organizzato uno studio dentistico, gli studi monoprofessionali o dei professionisti senza una struttura hanno la redditività percentuale, ovvero utile diviso fatturato, più alta, seguiti dagli studi associati. Gli studi dentistici a struttura societaria (Srl o SpA) infine sono quelli con la redditività più bassa.

È naturale che per qualsiasi attività professionale alla crescita del fatturato corrisponda la diminuzione della redditività percentuale, perché il dentista, oltre certi limiti di fatturazione, è costretto a delegare ad altri collaboratori o colleghi, naturalmente dietro pagamento.

Inoltre il confronto di redditività percentuale tra studi monoprofessionali o di dentisti a Partita IVA singola e studi dentistici associati è corretto, diversamente da quello con le strutture societarie. Il motivo di tale discrepanza è da ricercarsi in un cavillo contabile-fiscale tipico dei centri dentali, che sono strutture che fatturano direttamente al paziente per le prestazioni che il dentista offre al paziente nello studio dentistico stesso.

Se ad esempio uno studio dentistico fattura ai pazienti 400.000 euro nell’arco di tempo di un anno, ma nello stesso tempo sostiene delle spese e affronta dei costi vari per 300.000 euro e riceve fatture passive per 80.000 euro, l’utile dello studio dentistico ammonterà a 20.000 euro, cioè 400.000 meno 300.000 meno 80.000, ossia circa il 5% del fatturato. Se però lo stesso socio della società lavora come dentista presso lo studio, effettivamente la redditività finale ammonta a 100.000 euro, ovvero 80.000 euro a titolo di compenso per le prestazioni odontoiatriche più 20.000 euro come resa del centro dentale: la redditività reale, in questo caso, è del 25%.

Per tutti questi motivi, il confronto della redditività tra i centri dentali e il singolo dentista o studio monoprofessionale va effettuato senza generalizzazioni.

Budget pubblicitario dello studio dentistico: come operare

Presa coscienza di quanto affermato nei paragrafi precedenti, è evidente che una buona pubblicità per il tuo studio dentistico che renda i pazienti più consapevoli costituisce un elemento distintivo per tutti i dentisti e gli studi dentistici che mettono al primo posto nel loro lavoro l’etica e la professionalità. Google Ads, Facebook Ads e TikTok business sono risorse ottime, se gli importi stanziati vengono gestiti con la dovuta attenzione.

Il budget pubblicitario di uno studio dentistico dovrà quindi essere rivolto a informare il paziente attraverso:

  •       Notizie sullo studio dentistico e sulle competenze ed esperienze dei dentisti che vi operano;
  •       Descrizione dei trattamenti effettuati e delle tecnologie utilizzate;
  •       Pareri e testimonianze dei pazienti;
  •       Tariffario dettagliato.

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