Workflow digitale studio dentistico: perché è importante

Workflow studio dentistico

Il workflow (flusso di lavoro) o workflow management viene utilizzato per identificare il modello digitale di un processo suddividendolo in diverse attività. L’obiettivo è di ottimizzare le performance e rendere efficiente l’utilizzo delle risorse. 

Il workflow in uno studio dentistico è importante perché aiuta a velocizzare il lavoro, a diminuire errori umani e rischi grazie all’utilizzo della tecnologia e di software specifici. In effetti, il 2022  per i dentisti è l’anno in cui è stata registrata una crescita esponenziale del flusso di lavoro digitale. 

Workflow digitale 2022 per i dentisti

digitalizzare il workflow

Il workflow digitale per i dentisti in questo ultimo anno ha avuto un’enorme successo, grazie alla diffusione delle tecnologie digitali, che stanno trasformando radicalmente i flussi lavorativi. 

Sono stati introdotti diversi dispositivi per acquisire immagini, come ad esempio:

  • desktop facciali;
  • scanner intraorali;
  • CBCT (Cone Beam Computed Tomography)
  • software per elaborare e processare le stesse immagini.

In questo modo, uno studio dentistico può pianificare meglio il trattamento e modificare l’approccio con i pazienti, aumentandone il numero e la soddisfazione.

Quindi, con l’introduzione di dispositivi sempre più interconnessi e smart, la tecnologia sta stravolgendo il lavoro che viene svolto all’interno di uno studio dentistico. A confermarlo sono i dati statistici, con il workflow digitale odontotecnico e odontoiatrico che sta crescendo in modo esponenziale. 

Ovviamente, questo è soltanto l’inizio, poiché l’evoluzione tecnologica è un treno che corre veloce. La stampa 3D, ad esempio, ormai fa parte della quotidianità degli studi dentistici, così come i software CAD/CAM e la registrazione dell’impronte digitale. 

Strumenti del Workflow digitale

strumenti workflow digitale per dentisti

Tra gli strumenti digitali del workflow in uno studio dentistico troviamo: 

  • l’impronta digitale;
  • il software CAD/CAM;
  • le stampanti 3D;
  • i fresatori.

Generalmente, il workflow in uno studio dentistico passa della rilevazione dell’impronta digitale. I file che vengono registrati andranno poi inviati al laboratorio, anch’esso digitalizzato, il quale utilizza software CAD/CAM, stampanti 3D e fresatori per progettare e realizzare la protesi idonea per ogni paziente. 

La registrazione dell’impronta digitale può avvenire sia per i denti naturali e sia per i monconi e gli impianti. Inoltre, la forma della gengiva intorno a queste strutture viene anche rilevata. 

Non è soltanto il workflow in uno studio dentistico a essere migliorato da un’odontoiatria completamente digitale: il tempo trascorso dai pazienti alla poltrona dello studio viene ridotto, così come il numero delle loro visite. 

Una tecnologia dall’efficacia assodata nei casi di chirurgia implantare è lo scanner intraorale. Ciò perché, una volta effettuata la scansione e rilevati i dati, questi vengono abbinati alle immagini radiografiche per ricreare un modello virtuale.

Su questo modello virtuale viene simulato il posizionamento degli impianti su cui deve essere modellata una protesi, riuscendo in questo modo a determinare il risultato finale che si vuole ottenere. 

Subito dopo la registrazione tramite scanner intraorale, un software apposito visualizzerà da remoto la presa dell’impronta. Un grande vantaggio questo, poiché permette al tecnico di individuare la presenza di eventuali errori, che verranno poi comunicati all’operatore. 

Una volta che il rilevatore ha effettuato la scannerizzazione delle arcate, il programma segnalerà se in alcune zone è necessario ripetere nuovamente la registrazione dell’immagine, con la finalità di ottenere dati complessivi e utili una volta completata l’immagine virtuale. 

Il workflow digitale offre delle grandi opportunità, come abbiamo visto con l’utilizzo dello scanner. Le procedure odontoiatriche, in questo modo, sono maggiormente fluide e precise, e ciò spiega perché il suo impiego è diventato molto più comune che in passato. Ma ci sono anche altri motivi che giustificano la digitalizzazione del workflow. 

Perché digitalizzare il workflow

I motivi che giustificano la digitalizzazione del workflow sono più che altro i vantaggi che esso offre. 

Innanzi tutto, l’alta qualità e la precisione, due aspetti che riducono tutti i rischi connessi alle incertezze tipiche degli esseri umani e che favoriscono accuratezza, uniformità e precisione in tutte le fasi. 

Poi c’è l’azzeramento dei rischi, poiché l’approccio è poco invasivo. Infine, l’intervento e la relativa durata, che viene ridotta notevolmente grazie a una pianificazione più dettagliata.