Sistema tessera sanitaria per dentisti: come utilizzarlo

sistema tessera sanitaria per dentisti

Oggi più che mai, amministrare finanziariamente uno studio dentistico, impone a dentisti e odontoiatri iscritti all’albo di seguire delle rigide procedure di fatturazione. 

A questo proposito, per rendere più facile la gestione fiscale di uno studio, ci viene in aiuto il sistema di tessera sanitaria per dentisti. 

In questo articolo di Markedonzia, agenzia specializzata in marketing per dentisti, cercheremo di capire di cosa si tratta, come utilizzarlo al meglio e quali vantaggi può concedere. Ma andiamo con ordine. 

La fatturazione per dentisti e odontoiatri

Le linee di fatturazione per dentisti e odontoiatri imposte dalla legge sono due:

  • fatturazione  pazienti: consiste nell’invio di un elenco completo di spese sostenute dal paziente al sistema tessera sanitaria (sistema TS), con lo scopo di fornire ai pazienti il 730 precompilato;
  • fatturazione ad altre P.Iva: riguarda le fatture emesse a fornitori o colleghi. Qui vige l’obbligo di fatturazione elettronica da inviare al destinatario tramite S.D.I. (sistema di Interscambio), per poi essere inviata all’agenzia delle entrate.

Come funziona il sistema tessera sanitaria per gli studi dentistici

Concentriamoci nel capire meglio il primo tipo di fatturazione citato. Come funziona nello specifico?

Sappiamo che la fatturazione al paziente deve essere inviata al sistema TS (sistema tessera sanitaria) e poi all’Agenzia delle Entrate. Dunque se sei un dentista sicuramente saprai che per fare tutto questo bisogna procurarsi le credenziali di accesso al sistema TS, e una volta fatto, le modalità tramite le quali inviare i dati possono essere: software gestionale, applicazione web del sistema TS, delega. 

A partire dal 1° Gennaio 2021 l’invio ogni singola fattura relativa a prestazioni sanitarie al Sistema Tessera Sanitaria per dentisti deve avvenire “entro e non oltre la fine del mese successivo alla data del documento in questione”.

Questa nuova procedura di trasmissione dati al sistema TS (Decreto del MEF del 19 ottobre 2020) costituisce una via più semplice in quanto riesce in un colpo solo ad assolvere a tre obblighi assoluti:

  • trasmissione dati su fatture con vigente divieto di emissione tramite SDI;
  • dichiarazione dei redditi precompilata;
  • memorizzazione elettronica;
  • trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri.

Leggi anche: Come il dentista può accedere al regime forfettario

Cosa inserire nella comunicazione del Sistema TS?

Le nuove informazioni da inserire nella comunicazione al sistema TS, relative alle spese sostenute dal 1° Gennaio 2021 sono: 

  • tipo di documento fiscale (fattura, doc. commerciale, ricevuta, ecc. ecc.);
  • aliquota o natura dell’Iva;
  • opposizione d parte del paziente alla messa a disposizione dei dati all’Agenzia delle Entrate per la relativa dichiarazione dei redditi precompilata. 

In questo ultimo caso, se ci saranno dati non forniti dal paziente stesso, andranno trasmessi al sistema TS senza indicare il codice fiscale.