La soluzione di costituire una Holding odontoiatrica, rappresenta un’interessante opportunità quando si esercita la professione sanitarie attraverso delle Srl, oppure Srl-stp. Infatti, in questi casi, più siamo in grado di generare redditi, più la nostra società sarà in grado di trasformare una parte di questi in utili.
A questo punto potrà capitare che, suddetti utili, risultino troppo alti per essere lasciati nel patrimonio di una sola società, quindi? A questo proposito valutare di costituire una Holding odontoiatrica, ci permette di spostare una parte degli utili da una società ad un’altra, permettendoci così una tutela patrimoniale sugli stessi, e una tassazione agevolata.
Ma perché il destino di ogni società di capitali è fortemente influenzato da questo e dalla questione: dividendi e plusvalenze?
Dividendi e plusvalenze sono di conseguenza estremamente correlati.
Mi spiego meglio: se i dividendi non saranno distribuiti, sarà inevitabile un aumento delle riserve patrimoniali della società.
Se queste riserve aumenteranno, in maniera ragionevolmente contenuta, non ci saranno problemi. Ma quando una Srl, genera utili annuali consistenti, indicativamente da 80 a 100 mila euro o più, allora qui possono nascere problematiche. Ed è proprio in questi casi che l’opportunità di costituire una Holding odontoiatrica ci viene in aiuto.
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Che cos’è una Holding odontoiatrica?
Una Holding odontoiatrica è una società come tutte le altre, e in questo articolo prenderemo in esame principalmente quelle di capitali in particolare le Srl, in quanto ci permettono di avere maggiori vantaggi fiscali assumendo partecipazioni fiscali presso altre società.
Parleremo di Holding pure quando le attività societarie saranno mirate a gestire queste partecipazioni; parleremo invece di Hoilding miste se e quando queste società si vorranno spingere oltre, affiancando a loro diversi tipi di attività imprenditoriali.
La distribuzione degli utili all’interno della Holding
La distribuzione degli utili a persone fisiche o dividendi, non sempre rappresenta una soluzione vantaggiosa, in quanto il trattamento fiscale di questi utili, prevede una tassazione con un’imposta al 26%.
D’altro canto, anche la scelta di non distribuire gli utili non farà altro che crescere le riserve patrimoniali della società che nel tempo andranno a rappresentare ingenti plusvalenze, ovvero la differenza che corre tra il valore nominale del capitale societario, e quello patrimoniale della società.
Come sempre esistono diverse soluzioni per poter far fronte a queste problematiche, ma in questo articolo vogliamo concentrarci, su quella che secondo noi rappresenta la più efficace e vantaggiosa: costituire una Holding odontoiatrica. Questo richiede un’attenta e approfondita analisi da parte di professionisti competenti, in quanto sono molti i fattori ad essere in campo.
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Come si costituisce una Holding odontoiatrica?
Il modo più semplice di costituire una Holding odontoiatrica è costituire una nuova Srl a cui cedere le quote della Srl originaria, così da porla sotto il controllo della stessa, o come partecipante.
Perché costruire una Holding odontoiatrica?
A questo punto la domanda potrà sorgere spontanea: perché costituire proprio una Holding odontoiatrica?
Principalmente perché, da un punto di vista puramente fiscale, questo ci permette di distribuire i dividendi godendo di un regime agevolato che non sarà più del 26%.
Lo stesso vale per le eventuali plusvalenze, che, una volta ceduta la società a persona giuridica, e non fisica, il trattamento fiscale sarà ben diverso.
Quando il dentista rinuncia all’intestazione diretta dei beni
Qui parliamo di un vero e proprio cambio di mentalità. Mi piego meglio:
Anche costituendo una Holding odontoiatrica e distribuendo gli utili sui dividendi come persone fisiche, il problema del trattamento fiscale si ripresenterà (trattamento al 26% sopra citato). Quindi cosa fare?
Come detto in precedenza, bisogna cambiare mentalità, ovvero capire che rinunciare a l’intestazione diretta di beni da parte del titolare dello studio è una scelta saggia ed efficacie.
Quello che bisogna comprendere in fondo è che l’importante è poter godere dei beni come se fossero nostri, senza che gli stressi siano necessariamente intestati direttamente a noi.
La società semplice e l’acquisto di beni per lo studio dentistico
A questo punto credo sia chiaro che il dentista non ha più bisogno di estrarre utili dalla propria società per metterli a propria disponibilità. Sicuramente perché userà questi utili per l’acquisto di beni o servizi registrati, subendo un’imposizione sul reddito direi scoraggiante.
Mentre potrà ottenere lo stesso risultato ( acquisto di beni o servizi) facendo prevenire parte di quegli utili ad una società che potrà acquistare per suo conto.
In questo caso è importante comprendere, la differenza che corre tra comunione di godimento e società.
Comunione di godimento e società: le differenze
Ciò che ci interessa particolarmente comprendere, è la ratio giuridica della comunione a scopo di godimento. Andiamo per gradi.
La comunione a scopo di godimento, come stabilito dal Art. 2248 del C.C. Si distingue dalla società per essere composta e mantenuta con il solo e unico scopo di godere di uno u più beni. Il contratto societario di conseguenza disciplina un tipo diverso di comunione: qualunque sia il suo oggetto sociale, deve sempre trattarsi dello svolgimento di una o più attività economiche patrimoniale.
Di solito siamo portati a pensare che tutte le attività economiche debbano per forza coincidere con una attività di impresa.
Purtroppo non è sempre così. Ci sono attività economiche che non sono attività imprenditoriali. L’esempio forse più rappresentativo è quello della gestione statica di beni ad esempio immobili. La differenza è semplice da comprendere: la gestione statica di immobili è tipicamente di carattere oneroso, la comunione di godimento no.
Quindi come inquadrare la nostra società in questi casi? Come società semplice.
La società semplice costituisce un plus, in quanto è l’unica società, appartenente alla famiglia di “persone fisiche”, che non è tenuta ad svolgere un’attività imprenditoriale, ne di lavoro autonomo per giustificare la propria esistenza, potendo svolgere anche altre attività economiche fino ad arrivare ad quelle agricole.
Non essendo soggetta alla disciplina della società di comodo, la società semplice è l’unica tipologia societaria che può essere utilizzata per effettuare attività economiche differenti da quelle definite imprenditoriali, di conseguenza anche la gestione statica di patrimoni mobiliari ed immobiliari.
Quindi, quando diciamo che la società semplice può essere utilizzata come fosse di fatto una comunione di beni, in realtà diciamo una mezza verità e allo stesso tempo, una mezza bugia, resta comunque un’affermazione all’atto pratico, molto vicina alla verità.
Holding odontoiatria e Società semplice
Alla luce di questo, sarà ormai chiaro, che costituire una Holding odontoiatrica collegandola ad una società semplice, è una soluzione che un dentista sceglie per scopi ben precisi ovvero: spostare i dividendi della società operativa alla holding, avendo la possibilità di pagare imposte molto basse e potendo riutilizzare gli stessi in attività imprenditoriali effettuate dalla holding odontoiatrica stessa.
Il trucco sta tutto nel fatto che quel denaro non uscirà mai dal circolo societario, ma di fatto è come se lo facesse, in quanto è stato riutilizzato per l’acquisto di un bene un servizio il cui unico scopo è essere goduto dal dentista per scopi personali.